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Lezione introduttiva con il dottor Alessandro Bonforte: la teoria della deriva dei continenti

Durante la prima lezione tenuta dal Dottor Bonforte giorno 1 Marzo 2018 si è discusso della teoria della deriva dei continenti ipotizzata già dal 1600. A favore di tale teoria vi sono alcune prove: la forma combaciante delle coste e la distribuzione dei vulcani e dei terremoti che segnano i contorni delle placche.                                                                                                                          
Col passare del tempo vi fu un movimento delle placche che si spostarono l’una verso l’altra e si scontrarono: 

La Pangea era un unico grande continente che iniziò a separarsi nel Mesozoico con l'apertura dell'Oceano Atlantico.

L'unico mare presente era la Pantalassa.

Col passare del tempo vi fu un movimento delle placche che si spostarono l’una verso l'altra e si scontrarono:

Il terremoto consiste nel rilascio di energia in un punto della crosta terrestre. L’energia si accumula attraverso il movimento delle placche. La zona in cui avviene il terremoto sotto la crosta viene chiamato ipocentro, mentre il punto corrispondente sulla terra viene definito epicentro.                                              

E’ possibile calcolare l’energia rilasciata dal terremoto, magnitudo, in tre modi:

  • Magnitudo locale, per i terremoti monitorati da stazioni a distanze inferiori a 600 kilometri;

  • Magnitudo durata, si utilizza per effettuare una stima di piccoli terremoti;

  • Magnitudo momento, è il calcolo più complesso e si attua attraverso il momento dello spostamento.

La magnitudo non è però da confondere con l’intensità di un terremoto, la quale si determina attraverso gli effetti e i danni prodotti e si misura utilizzando la scala Mercalli che va da 1 a 12 gradi.

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