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VisvVVisita guidata: giro dell'Etna

Durante la seconda escursione, svolta in data 10 maggio, i ragazzi che hanno preso parte al progetto di alternanza scuola-lavoro “Georischi, conoscendo mi difendo”, hanno avuto l’opportunità di recarsi in luoghi di inestimabile bellezza, sia perché di grande interesse scientifico, che per gli splendidi panorami che offrono.

Il percorso, che si è sviluppato tra le Valli dell’Alcantara e del Simeto, ha previsto numerose tappe, di cui la prima è stata Le piccole Gole dell’Alcantara. Il primo sito lì visitato è stata la Cuba di Santa Domenica, cappella paleocristiana databile intorno al X secolo.

L’edificio, che si trova presso Castiglione di Sicilia, precede di poco il fiume Alcantara, e precisamente le Piccole Gole dell’Alcantara. Qui la combinazione di agenti climatici, fattori geologici, erosione dell’acqua e attività vulcanica hanno contribuito nel corso del tempo a modellare la Valle, che talora presenta pareti rocciose a strapiombo sul fiume. L’insieme di rocce, cascate e vegetazione dona al luogo un’atmosfera suggestiva, e permette di integrarsi totalmente nella natura. Durante ogni tappa del percorso i docenti, oltre a fornire una presentazione generale del posto e di come si sia formato, hanno messo in evidenza particolari caratteristiche di interesse geologico. Le Piccole Gole dell’Alcantara sono infatti ricche di fenomeni morfologici noti come marmitte, cavità nelle rocce di forma approssimabile ad un cilindro, generate dall’attività erosiva dell’acqua. Più nel dettaglio, la loro formazione si deve al movimento rotatorio e vorticoso delle acque del fiume che vanno a scavare nella roccia. Talvolta l’acqua trasporta anche detriti, favorendo ed intensificando questo processo abrasivo.

In seguito è stata effettuata una breve sosta nel centro storico di Randazzo. L’interesse prestato al luogo non si deve però alle costruzioni li presenti, bensì alla frana che nel 1996 ha invaso il letto del fiume Alcantara. Inoltre, nel 1981 il comune è stato interessato da una violenta eruzione; anch’essa ha invaso il medesimo fiume. Caratteristica della colata fu l’elevata fluidità delle lave.

Simone Vazquez, Cuba di Santa Domenica

La seconda meta è stata il Lago Gurrida, situato in una frazione del comune di Randazzo, dalla quale il lago prende il nome. Si tratta di un lago di sbarramento vulcanico originatosi a causa di una colata lavica che nel 1536 ha interrotto il corso del fiume Flascio, affluente dell’Alcantara. È necessario sottolineare quanto la formazione di laghi di sbarramento ad opera di colate laviche sia un fenomeno raro. Si è poi proseguito per Ponte la Cantera e Gole del Simeto. Il ponte è una struttura normanna risalente al IX secolo, anticamente adibito a collegare la città di Troina a Catania. Sotto questo scorre il fiume Simeto, che ha scavato le colate laviche periferiche dell’Etna. Poco lontano vi è una riserva naturale che conserva numerosi elementi di interesse geologico. Notiamo intanto le forre laviche, vale a dire profonde valli scavate dal fiume. È poi possibile osservare gli effetti del fenomeno definito come metamorfismo da contatto. Questo viene messo in atto quando le colate laviche a temperature estremamente elevate vengono a contatto con le rocce e l’aria a temperature decisamente meno elevate. Tutto ciò determina l’alterazione per “cottura” nella fascia di contatto e la formazione di minerali.

Fabio Gusmano, Le marmitte

La giornata è stata conclusa con la visita alle Salinelle di Paternò, sito nel quale vengono emessi anidride carbonica e metano. Responsabili di ciò sono i gas magmatici che reagiscono con serbatoi di idrocarburi superficiali. Particolarmente importante diventa a questo punto esaminare i rischi derivanti da questa situazione. Certamente le emissioni non possono che risultare nocive in seguito ad esposizione prolungata, senza considerare poi quanto il terreno risulti instabile. Nonostante ciò, le zone limitrofe sono popolate. Per di più, tra le varie costruzioni vi è anche uno stadio! Sono stati anche segnalati dei problemi causati proprio da questi fenomeni. È proprio in queste situazioni che emerge il vero obiettivo del progetto Georischi, vale a dire la sensibilizzazione per prevenire i rischi.

Morena Munzone, Salinelle di Paternò

Comunicato stampa realizzato da: Loredana Palermo, 3AS

Per ulteriori informazioni sul percorso e sulle attività svolte:

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