Incontro con il dottor Guglielmino: dibattito sui metodi di indagine geofisica
Il dottor Guglielmino Francesco, in data 22-03-2018 ha tenuto una lezione riguardo alle indagini geofisiche e sulle deformazioni del suolo e gli strumenti necessari per effettuare le misurazioni.
La crosta terrestre è in perenne movimento. Mediamente le deformazioni avvengono con un tasso da pochi mm a diversi cm l’anno; sui vulcani, attività eruttiva e fenomeni di versante possono influire e far variare i tassi di movimento.
Il movimento si deve alle fatture della crosta terrestre, meglio conosciute come faglie. Precisamente, lo spostamento è determinato dallo scorrimento relativo di due blocchi crostali lungo una superficie, definita piano di faglia. Distinguiamo tre tipi di scorrimento:
Sono questi movimenti a generare i terremoti, quando la superficie della faglia improvvisamente si rompe permettendo ai due blocchi di scorrere. Anche le eruzioni provocano importanti deformazioni del suolo. Ciò si deve alla variazione del regime di pressurizzazione del vulcano o ad intrusioni laterali del magma.
Per misurare con estrema precisione queste deformazioni, i geofisici posizionano strumenti di rilevamento sul territorio da studiare, eseguono campagne di misura oppure utilizzano sensori montati su satelliti. Distinguiamo inoltre sistemi di misurazione terrestri e spaziali.